Il mondo è la testa. La geografia è la rappresentazione del mondo. Fare la mappa di qualcosa implica nel linguaggio di Anassimandro, la preliminare riduzione di quella cosa ad apparenza della cosa che è, dunque la sua trasformazione in un'entità già in possesso, per definizione, di ogni attributo cartografico e già preventivamente ridotta a tavola. 


Mappa di un porto | Belfast | Tecnica mista su tela | 100x150 | 2011 | Maria Giovanna Morelli

I primi geografi erano filosofi. Kant diventa filosofo quando si accorge che non si tratta più di fare la geografia di quello che vediamo bensì dello spazio buio della nostra mente , ma sempre geografo resta.

Il labirinto non è uno spazio perchè è organizzato secondo dimensioni orizzontali ricorsive, generate dallo schiacciamento al suolo di una struttura verticale. 
E' Teseo che converte in spazio il labirinto, misurandolo con il filo di Arianna e trovandone il centro.  Il labirinto quindi non si può più rappresentarlo, si può solo pensarlo. 

Per rappresentarlo occorre trasformarlo nel suo esatto contrario, cioè in qualcosa dotato di centro. La cultura occidentale rifiuta il labirinto.                             Il perdersi. (nota 1.)

Nella cultura occidentale la conoscenza passa necessariamente per la rappresentazione. Da cui il rifiuto per il labirinto.

Liberamente tratto dal testo Geografia di Franco Farinelli. Einaudi editori.


1. malattie mentali
Appunti | radicare sulla tela quello che si ha in mente. idee. pensieri. per prendere senso devono avere RADICI

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