The Lamb
Piccolo agnello chi ti fece?
Lo sai tu chi ti fece
ti diede vita e ti invitò a nutrirti
accanto al ruscello e sopra il prato;
ti diede abiti deliziosi,
i più morbidi abiti di lana brillante;
ti diede una voce così tenera,
che fa gioire tutte le valli!
Piccolo agnello chi ti fece?
Tu sai chi ti fece?
Piccolo agnello, te lo dirò,
Piccolo agnello, te lo dirò!
Egli viene chiamato col tuo nome,
poiché chiama se stesso Agnello:
è docile e mite;
divenne un piccolo bambino:
io un bambino e tu un agnello,
siamo chiamati col suo nome.
Piccolo agnello, Dio ti benedica!
Piccolo agnello, Dio ti benedica!
The Tiger
- Tigre, tigre, che ardi brillante
- nella foresta della notte,
- quale mano o occhio immortale
- formò la tua spaventosa simmetria?
- In quali distanti abissi o cieli
- bruciò il fuoco dei tuoi occhi?
- Su quali ali osa aspirare a qualcosa?
- Quale mano osa carpire il fuoco?
- E quale spalla e quale arte
- riuscì a aggrovigliare i tendini del tuo cuore?
- E quando il tuo cuore iniziò a battere,
- quale terribile mano e quali terribili piedi?
- Quale martello? Quale catena?
- In quale fornace fu il tuo cervello?
- Quale incudine? Quale terribile presa
- osa afferrare i suoi terrori mortali?
- Quando le stelle gettarono le loro lance
- e inondarono il cielo con le proprie lacrime,
- sorrise Dio nel vedere il proprio lavoro?
- Fu colui che fece l’agnello a fare anche te?
- Tigre, tigre, che ardi brillante
- nella foresta della notte,
- quale mano o occhio immortale
- osò dar forma alla tua spaventosa simmetria?
Fotografia C-print su carta di Maria Giovanna Morelli. Frottage su stoffa. Frottage e acquerello su carta.
L'opera dal titolo "The Lamb and The Tiger" vuole richiamare i rapporti relazionali che si instaurano all'interno dell'ambito familiare, soffermandosi su quello che succede in cucina, dove ci sono e ci saranno sempre una tigre e un agnello.
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