Sul Buco.



Sul Buco.                 




 Ho trasformato i centrini di mia nonna materna in una collezione di buchi di famiglia.
Li ho resi rigidi per dargli un ingombro importante.

Un buco è quello che ho provato dopo la sua morte.

Continuerò a collezionarne fino a colmarlo.




Terracotta smaltata. 2019.





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*www.etimo.it copyright Francesco Bonomi


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     " Un buco è un ventre più profondo, un buco è una parte di vascello, Buco è il nome di molti ristoranti ed è una pasta cava dove far entrare il sugo. l buco scava lo stomaco per fame, dolore, paura. E' il grande condottiero dell'assenza.
Un buco è nero e non rosso, buio e non luminoso, inghiotte senza restituire, la bocca dei vulcani è un buco pieno di lava, la lava scava un buco nel terreno bucandolo di fuoco. Il buco piega come suggerisce il verbo tedesco Bogen e piegando e incurvando attira nel suo nulla. Il buco non è un cratere in cui si mescola. Il buco, come succede in fisica nei buchi neri, rallenta il tempo e non fa uscire la luce. Ci guarisce da ogni illusione di Creazione, da ogni desiderio di vita.
...
... mentre scrivo rifletto che il buco si può declinare al femminile e diventa buca. La buca è quella che scavano gli animali infilando le zampe in zolle umide. So come si pianta: si scava prima con le mani e le dita, poi si fanno scendere le radici... Si ricopre di terra concimata anche con i vuoti del caffè o con la buccia delle patate o con gli escrementi del cane o gatto. Per i limoni sono buone le bucce dei lupini. Di nuovo con le mani si sistema la terra.

La buca ha un odore che il buco non ha, per questo quando si riempie il suo nulla si dissolve. La buca è una tana, il buco no."

da "Buco" di Antonella Anedda, Abbecedario del reale, a cura di Felice Cimatti e Alex Pagliarini, Quodlibet Studio.


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